Neuropsichiatra (bellissima donna, nel caso fosse influente), ha dedicato la sua vita a studiare malattìe come la depressione, il morbo di Parkinson e quello di Alzheimer.
E ad un certo punto ha deciso di utilizzare ciò che conosceva, queste malattìe, come sfondo per dei romanzi.
I temi non devono ingannare: i libri non sono pesanti.
Al contrario la malattìa viene sempre raccontata nei fatti, e le viene sempre riconosciuto un valore di apertura ad un nuova speranza, ad un cambiamento positivo.
Senza contare che è davvero interessante leggere di queste cose, arrivare a capirle un pò ma non in un elenco noioso di sintomi... ma nel quotidiano di azioni, pensieri e sentimenti di un personaggio.
Il suo primo libro, "Perdersi", ha per sfondo il morbo di Alzheimer, che colpisce prematuramente, ad appena cinquant'anni, una scienziata.
Il secondo, "Ancora io", ha per sfondo la negligenza spaziale unilaterale. Vale a dire che Sara, la protagonista, in seguito ad un incidente, non avverte più nulla che si trovi sul lato sinistro del proprio corpo.
Infine, questo di cui parlo ora, "Tre sassi bianchi", è la storia di Anthony, un bambino affetto da autismo.
La trama:
"E' il mese di aprile, e l'isola di Nantucket si tinge di giallo acceso: milioni di narcisi fioriscono, a salutare la primavera e prepararsi per l'estate. Olivia ormai vive qui. Da quando il piccolo Anthony - un bambino che non ti guardava mai negli occhi, che non sapeva come si fa ad abbracciare qualcuno. Un bambino che adorava il numero tre. Tre erano gli anni che aveva quando gli è stata diagnosticata una grave forma di autismo; otto, quando è volato via per sempre. E adesso Olivia, sulla stessa striscia di sabbia fine su cui Anthony metteva in fila i suoi sassolini bianchi aspettando che le onde li portassero via, cerca di ricostruire ciò che è successo, di ripercorrere le tappe della breve vita di suo figlio. E di trovare, nel mistero di quel bambino che ha amato incondizionatamente, un senso. Perchè, scoprirà in un modo del tutto inaspettato, se Anthony è venuto al mondo, è stato per insegnarle che l'amore può farsi sentire anche quando le porte del tuo mondo sono chiuse a chiave."
... Come accettare la perdita di un bambino di otto anni, del proprio figlio..? Che senso ha avuto la sua esistenza, con quella malattìa così difficile..?
Olivia, la madre, è travolta dal dolore e dalla difficoltà di queste domande.
Il suo matrimonio è finito, travolto anch'esso dalla difficoltà degli anni passati a cercare di curare il figlio, travolto dal dolore della perdita.
Olivia si isola a Nantucket, un'isola su cui di solito andava in vacanza con la sua famiglia, rilegge i propri diari, rivive la storia, cercando di trovare una risposta alle sue domande.
Poco lontano da lei vive Beth, sposata, mamma di tre bambine.
Che un giorno scopre il tradimento del marito. Fine del matrimonio e dolore.
Una volta scriveva, Beth. Decide di ricominciare.
Ma con quale storia..? Decide di continuare un racconto che aveva abbozzato molto tempo prima, su un bambino che aveva visto in spiaggia, un bambino autistico. Decide di raccontarne la mente, i sentimenti che nessuno conosce.
Solo che... il bambino che aveva visto in spiaggia tempo prima era proprio il figlio di Olivia, Anthony. Beth di fatto aveva visto Olivia e il figlio, in spiaggia, quando ancora la famiglia veniva a Nantucket per fare le vacanze.
Beth dà voce a questo bambino, che le racconta la sua storia.
E un giorno conosce Olivia, le due fanno amicizia. Beth, le fa leggere la storia.
E' una magìa, quello è davvero Anthony, quella è la storia di Anthony, che parla attraverso Beth.
Finalmente Olivia può sentire la voce del figlio, i suoi pensieri, può vedere sè stessa nei ricordi del figlio... Può leggere le risposte alle sue domande.
... E' un libro molto commuovente. Se cercate di sciogliere qualche emozione cristallizzata, funziona sicuramente :-)
Lisa Genova conferma anche stavolta nella sua scrittura scorrevole e commuovente, il messaggio dell'apertura alla speranza nella malattìa.
Consigliato, consigliatissimo.
Anche al terzo romanzo, continuo ad adorarla :-)
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