Buon lunedì! Qui è pieno autunno o un mezzo inverno, piove e fa freddo '-.- Ma il lato positivo è che questo tempo invita a leggere vicino al camino ^_^
Per la longeva rubrica che tengo con la cara Isa, oggi le ho proposto questo tema:
Scegli una pagina del tuo diario che vuoi condividere e racconta quello che c'è scritto
Mi ripeterò... Ma scelgo com'è nato il blog.
Ma devo partire da un pò prima...
Nel 2014 avevo lasciato il mio fidanzato. Eravamo stati insieme 5 anni, una storia che avrebbe dovuto portare alla convivenza e poi al matrimonio, e che io avevo deciso di interrompere.
Col senno di poi, guardandomi indietro, mi accorgo che dopo la rottura soffrivo come un cane e nemmeno me ne rendevo conto. Non mi sembrava di stare male, so solo che mi buttavo a fare qualsiasi cosa, per distrarmi.
Poi, all'inizio del 2015, la prima nuova relazione.
... Quante speranze ci avevo messo su! E nemmeno me ne rendevo conto. Volevo fare come se la storia col mio ex non fosse mai esistita, il tempo investito in conoscenza, progetti comuni, confidenze, aiuto nei momenti difficili, speranze, conoscenza delle famiglie... Tutta energia buttata via, e un senso di fallimento indicibile. Di cui, ripeto, non mi rendevo conto.
Volevo fare come se la storia col mio ex, se quel fallimento, quella serata in cui piangevamo tutti e due mentre ci separavamo e pensavamo che mai saremmo riusciti a stare di nuovo in piedi da soli... Volevo dimenticare il suo viso mentre lo lasciavo, quel viso che amavo tanto e la sensazione di avergli fatto male, che mi faceva troppo male. Volevo dimenticarla.
Volevo dimenticare tutto questo, chiuderci sopra una porta. E cominciare una relazione nuova MA... A partire da cinque anni e 1 giorno. Volevo un'altra relazione consolidata. Una cosa pulita da piazzare sopra a quel fallimento.
Sopra alla pessima persona che mi sentivo per quel viso che amavo e che avevo fatto soffrire, che non riuscivo a dimenticare.
La povera persona in cui incappai, quella della nuova relazione, era ignara di tutti questi progetti. E in verità pure io.
Lo capisco bene solo adesso.
Non ho fatto caso a com'era fatto lui sul serio, quello nuovo. Non ho fatto caso al fatto che di certo non era in cerca di una cosa seria, eppure era chiaro. Ma all'epoca non ero in grado di vedere. Io volevo solo appiccicarci sopra la mia visione della cosa.
All'inizio è stato bello, come tornare a rivivere. Era incredibile che ci fosse ancora qualcosa dopo... Dopo cosa..? Non mi ricordavo.
Come andò? ... Come doveva andare. Io non c'ero davvero e lui era in cerca di altro. Finì.
E io stavo terribilmente male. Troppo male perchè fosse normale. Perchè non stavo di certo male per lui, ma non me ne rendevo conto. Io stavo male perchè non avevo trovato il coperchio che cercavo. Perchè quel mancato lieto fine mi riscoperchiava il vaso di Pandora.
In cerca di qualcosa a cui aggrapparmi, ricordandomi che in passato un blog mi aveva fatto bene, ho aperto questo blog.
E in un attimo, a me così è sembrato, la mia vita ha preso un altro corso. Da diario che doveva essere, in cui bene o male andavo in cerca di sfogarmi di cosa mi stava succedendo (ma non avevo il coraggio di farlo, ci giravo attorno..), è diventato più o meno un bookblog e mi ha portato libri, conoscenze, amicizie, e anche una nuova me stessa.
Ora guardo indietro, a tutti i post che ho scritto, e mi ricordo cosa c'era dietro... Altri tentativi di storie, innamoramenti per un libro, un post allegro scritto in un giorno brutto, e tante altre cose... Alla fine il blog è come un filo che mi ha tenuto in piedi in un momento difficile. Guardarlo mi fa rendere conto che c'ero, anche quando non credevo di esserci. E questo mi fa bene.
Ho scelto questa pagina del mio diario perchè passare per le tempeste è difficile, ma quando arrivi oltre è bello guardarsi indietro, quando ormai sei sulla terraferma, te la gusti di più e quasi provi una certa tenerezza per tutte le disgrazie che ti sono capitate...
E questa era la pagina di diario che ho scelto io. Cos'avrà scelto Isa..?
L'Attimo nel Bosco torna il prossimo lunedì! :-)
"Bisogna sempre cercare di stare a galla", cara amica mia. E forse il Blog è stato per me un balsamo che alleviava (e allevia tutt'ora, devo dire) una parentesi troppo ampia della mia vita.
RispondiEliminaC'è da dire che tenersi impegnati in qualcosa che piace, vedere che le cose fatte vengono apprezzate e via dicendo, è molto molto soddisfacente. E spesso la soddisfazione personale è quel valore aggiunto che consente di vedere le cose sotto un'altra meravigliosa luce..
Già... Distrazione e colore, nei periodi peggiore. E di certo aiuta a cambiare percorso, o almeno a introdurre un pò di luce :-) Per non parlare di qualche soddisfazione o nuova amicizia che si incontra lungo la via :-) Tutti aiuti!
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