Per tutta la vita mi sono chiesta cosa fosse l'amore, quale fosse il vero amore... Più o meno improvvisavo, vivendo quello che mi capitava, sbattendo contro le pareti come una farfalla entrata per sbaglio in una stanza.
Le risposte alle grandi domande ti arrivano quando meno te lo aspetti. Quando magari sono passati anni da quando te lo sei chiesto.
La mia risposta è arrivata quando ho capito perchè, di fronte alle difficoltà di un rapporto, sia d'amore che di amicizia, a volte si resta e a volte no.
Per rendere la complessità della risposta, dovrei citare il concetto di yin e yang.
Una volta credevo che l'amore fosse lo yang, la faccia chiara della realtà... Il sentimento, il trasporto verso l'altro, quell'atmosfera magica che a volte senti quando stai con chi ami. Ero vagamente consapevole che potessero esserci anche i reciproci difetti, i litigi, ma erano cose che vedevo sullo sfondo... Diciamo che li vedevo come il puntolino nero nello yang.
Quella è solo metà dell'amore. In questo modo l'amore si identifica con la sua faccia positiva e la crisi del rapporto con il momento in cui la faccia scura decide di venire su.
L'amore intero comprende anche una faccia scura, lo yin, fatta di qualsiasi sentimento negativo si possa immaginare. In quel momento il puntolino bianco nello yin ti sembra lontano, qualcosa che senti a malapena.
Ma quel che cambia, che unisce le due metà e ti fa sentire, più che uno scintillio, la sensazione di avere radici, è la presenza. Restare anche quando la faccia scura affiora.
E perchè si resta? Perchè senti che puoi fare solo così, che quello è il tuo posto.
A volte, in altri rapporti, questa sensazione non ce l'hai. Lo yin affiora e ti chiede il conto. Il tuo istinto di rimanere è abbastanza forte..?
Questa è la risposta che ho ricevuto. Lo Yin ti spinge a guardarti dentro e a vedere la verità.
Se non c'è niente, allora di fronte alle difficoltà giri sui tacchi e te ne vai.
In effetti l'amore ha molto a che fare con l'istinto, l'istinto di rimanere...
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