mercoledì 6 gennaio 2016

Reading Challenge 2016: "Il prezzo del requiem", di M. Fanucci


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Trama:

1992. Primo anno di Mani Pulite. 
Auro Ponchio, assistente di laboratorio in un istituto scolastico e autore di un romanzo di scarso successo, viene contattato da un vecchio compagno di scuola divenuto deputato. L’onorevole Alberto Malacarne. Il politico gli chiede di diventare il suo ghostwriter. Ha bisogno che gli scriva periodicamente dei discorsi. Sulle prime Auro ha dei dubbi – Alberto è democristiano, mentre lui ha sempre votato a sinistra – ma alla fine accetta persuaso da sua moglie. La coppia, con tre figli a carico, vive in un palazzone della periferia degradata e ha bisogno di certezze per un futuro migliore. L’incarico che ottiene è visto in casa Ponchio come l'inizio di una nuova vita, anche se le riserve di Auro rimangono tutte, essendo viva nella sua memoria la spietatezza con cui Alberto lo trattava quando erano dei ragazzini. 
Come cambierà il suo destino..? 
In una città senza nome si consuma una spettacolare corsa verso i territori dell’auto-indulgenza, una discesa lungo la scala dei cattivi. Luoghi e atmosfere surreali, personaggi disegnati come maschere deformate dall’abuso dei più sordidi vizi capitali. Il milieu espresso è appeso a un quadro narrativo grottesco e solo apparentemente inverosimile. 
Sullo sfondo il primo anno di Mani Pulite, con il suo carico di paure e di speranze disattese.

Recensione: 

Metà di questa storia si svolge durante l'estate del 1992, tanto che all'inizio i personaggi avvertono gli effetti del caldo. Ad un certo punto il protagonista, Auro Ponchio, porta anche la sua famiglia in vacanza al mare.
E' la ragione per cui l'ho scelto per la voce numero 25 della Reading Challenge 2016: 
"A book that takes place during summer".

Vediamo quindi la recensione.
Da ragazzi, Alberto Malacarne e Auro Ponchio frequentavano la stessa scuola.
Alberto è ricco, sprezzante, spietato.
Auro proviene da una famiglia di condizione modesta, è goffo e insicuro.
Alberto riempie quel tratto della vita di Auro di perfidi dispetti, di ricordi colmi di bruciante umiliazione.
Poi la vita li allontana ma mantiene le sue premesse.
Anni dopo, Alberto è diventato un politico ricco, spregiudicato e disonesto.
Auro è rimasto insicuro e nonostante sia diventato assistente di laboratorio in una scuola superiore, le sue condizioni restano umili.

Alberto viene a sapere che Auro ha pubblicato un libro, così lo ricontatta: vuole che diventi il suo ghost writer per i discorsi politici.
La proposta è scottante. Alberto è democristiano, i valori di Auro sono quelli del partito comunista.
Scrivere per lui significherebbe rinnegare i propri valori, promuoverne altri contrari alla sua morale.
D'altro canto la condizione economica di Auro e della sua famiglia, con tre figli, è difficile e i soldi di Alberto darebbero loro un sostegno importante.
Auro accetterà e quella prima macchia sulla sua coscienza sarà l'inizio di una discesa morale.

La storia è ambientata in una cittadina immaginaria del Sud Italia.
A questo proposito, mi è piaciuta la trovata degli immensi e degradati condomini popolari, le Navi,  forse ispirati alle Vele di Scampìa, dove Auro vive con la sua famiglia.
Il momento storico è l'anno 1992, primo anno dell'inchiesta Mani Pulite.
Il tema che fa da sfondo al romanzo è la pratica della classe politica di affidare gli appalti riscuotendo tangenti, per finanziare illecitamente i partiti. Nello specifico qui si tratta del controllo di un tipo di attività che ha un che di agghiacciante e che dà il titolo al romanzo.

Particolare, io l'ho gradita veramente tanto, è la caratterizzazione dei politici in maschere deformate e grottesche, consumate dai loro peccati e corrotte dai loro vizi. 
Ben riuscita anche la resa della loro condotta sessuale, sfrenata, viziosa, con la più bieca mercificazione del corpo femminile. (Anche se questa è un'opera di fantasia, a sentire certe notizie di cronaca, mi vien da dire che non si discosta di molto dalla verità)
Molto ben resa e curata anche la vergogna di Auro per la sua condizione, il suo avvampare e soffrire per le umiliazioni subìte in gioventù.

E' un libro scritto veramente molto bene, equilibrato nelle sue parti, dove la lettura procede scorrevole.
Solo una cosa mi ha sorpreso. Il finale ha un'evoluzione breve. La mia preferenza personale sarebbe andata ad una spiegazione di com'erano evolute le vicende, ad un racconto anche breve dell'evoluzione della personalità dei protagonisti.
Comunque è una piccola preferenza soggettiva, dovessi esprimere un giudizio, direi che è decisamente positivo.

6 commenti:

  1. Già il secondo?!? Ma dura un anno giusto? No per sapere nel caso riuscissi ad aggiungermi, tu sei troppo veloce XD

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  2. Dura tutto il 2016, sì :) Son sincera... Questo lo stavo leggendo dal primo di gennaio quindi è già una settimana... E ho approfittato per inserirlo visto che rispettava i requisiti di un punto :) Quanto al primo che ho letto per la Challenge, il libro di fiabe... Sai come sono i libri di fiabe, avrà avuto venti pagine, illustrazioni enormi e quattro righe di testo XD Quindi vedi bene che non ho i super poteri :) Vedrai che ora che ne comincio uno nuovo avrò finalmente tempi normali XD Bacione

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  3. Bravissima già al secondo libro! Quest'anno anche io ho ceduto al fascino della Reading Challenge!
    Bella recensione!

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