sabato 23 gennaio 2016

Rubrica "O Melas Baptismòs": Andrea Castelli, un personaggio di F. Girelli


Benvenuti ad una nuova puntata della rubrica "O Melas Baptismòs". 
Dall'idea di un battesimo ortodosso per immersione nel genere giallo-noir, è nato il suo nome greco, che significa "Il Nero Battesimo". 
La rubrica è dedicata al gruppo di scrittori Torinoir.   
Ogni sabato presentiamo uno di questi scrittori e una sua opera.


Oggi ci dedicheremo a Fabio Girelli e conosceremo meglio il personaggio da lui creato, il vicequestore Andrea Castelli.


Fabio Girelli



Nato a Biella nel 1980, laurea in Lettere Moderne, dottorato in Geografia Linguistica. Ha insegnato Italiano a Bogotà. Nel 2012 pubblica il suo primo romanzo Tutto il villaggio lo saprà, Lineadaria editore, che vince il premio indetto dal quotidiano L’Unità Giallo Digitale come miglior giallo d’esordio. Nel 2013, sempre per Lineadaria, pubblica il thriller Marmellata di Rose che vince il premio Microeditoria di Qualità. Nel 2014 la casa editrice spagnola Sd Edicions ne acquista i diritti per la traduzione in castigliano. Esce nel 2015 con il titolo Villa Triste. Nel 2014 esce, per Golem Edizioni, L'Autore. Nel 2015 con il collettivo Torinoir pubblica le antologie MemoNoir 2015, La morte non va in vacanza e MemoNoir 2016. Tra i fondatori del gruppo ToriNoir. Racconti e poesie sono stati pubblicati in diverse antologie per Lineadaria Editore, Lettere Animate, Ef edizioni e Robin edizioni.

Andrea Castelli


L'autore ce lo descrive così:

 

Precario, confuso e bipolare, il vicequestore Andrea Castelli è tutto quello che non dovrebbe essere un rappresentante delle Forze dell'Ordine. Il suo cuore è in perenne conflitto tra l'ortodossia sociale e l'amore per una meravigliosa transessuale di Ipanema, mentre il suo cervello, spesso alla deriva tra le malinconie e le compulsioni della sua sindrome, gli regala guizzi intuitivi attraverso brandelli di poesie studiate ai tempi della scuola...

Oggi lo conosceremo meglio con citazioni dei due romanzi che ce lo descrivono... Cominciamo, si parte con:

(Clicca sulla cover per leggere la sinossi)
L'amore per Georgine:

E allora perchè da quel giorno, dalla domenica prima per l'esattezza, aveva iniziato quell'improbabile processione che quasi ogni sera lo conduceva a casa di Georgine, sensuale trans proveniente dall'assolata spiaggia di Ipanema? Sicuramente per un senso di ironia che spesso accompagnava il suo destino. Infatti 'Garota de Ipanema' era una delle sua canzoni preferite, che cantava di un amore così bello da riempire di grazia il mondo intero. Lo stesso amore ideale che lui ricercava da una vita senza mai incontrare. Anche se, tra tutti i luoghi in cui si era immaginato di poterlo trovare, le gambe lisce ma un pò troppo virili di un trans non erano esattamente al primo posto. E poi perchè gli era piaciuto, porca miseria. Questo era il motivo principale per cui il suo andirivieni da casa di Georgine non si era ancora interrotto. E la cosa lo inquietava sottilmente. Ma non più di tanto, in fondo. Perchè, tutto sommato, l'intera vicenda non faceva che confermare l'opinione di sua nonna. Col tempo ci si abitua a tutto. Anche a prenderlo in culo....


... Guizzi intuitivi e brandelli di poesie:


Castelli si allontanò dal luogo del ritrovamento [...]
Come diceva il poeta?

Pene tu spargi a larga mano; il duolo
Spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto
che per mostro e miracolo talvolta
nasce d'affanno, è gran guadagno.

Non ricordava a quale poesia appartenessero le rime che stava cantilenandosi in mente e neppure se lo domandava.
Forse era Leopardi, ma tirava a indovinare. Ormai non faceva più caso a quello strano vezzo della sua personalità: brani di componimenti che aveva mandato a memoria ai tempi della scuola, emergevano anarchici nella sua memoria, nelle circostanze più disparate. [...] A colpirlo rimaneva solo il fatto che quei brani fossero sempre pertinenti con la situazione che stava vivendo. Come se il suo cervello avesse in qualche modo individuato in metodo per rielaborare ciò che la ragione non riusciva a riconoscere, o ad accettare, nell'immediato.

E infine, il rapporto con il fidato secondo, l'ispettore Giordano:


(Clicca sulla cover per leggere la sinossi)
... anche se Castelli era il suo superiore, responsabile delle sue azioni e garante ultimo del suo lavoro, era l'ispettore a essere l'anima saggia della coppia, un'avveduta chioccia che provvedeva a tenere il commissario sulla retta via dell'ortodossia sociale, senza permettergli di divagare troppo dietro a certe malinconie che saltuariamente lo affliggevano o a certe passioni che spesso degeneravano in manie. D'altro canto Castelli portava una ventata di inquietudine nella vita dell'ispettore, che trovava eccitante lasciarsi trasportare, talvolta, dai pensieri torrenziali del suo superiore in grado, dimenticando per un momento la propria consuetudine famigliare costituita da una moglie devota, pannolini sporchi e primi dentini portatori di urla apocalittiche nelle ore notturne...






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La terza avventura:

La casa editrice PIEMME Edizioni ha acquisito i diritti per la pubblicazione di "Io sono il drago", la nuova avventura di Andrea Castelli...


*

Intanto, se volete seguire il nostro vicequestore, l'appuntamento è sulla sua pagina Facebook...

E per oggi con il nostro Nero Battesimo è tutto! Con Fabio Girelli finisce il nostro giro di presentazione degli autori di Torinoir, ma la rubrica del sabato non si fermerà qui, spero di comunicarvi presto le novità... Fino ad allora non dimenticate, il Nero Battesimo tornerà! :-)

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