Anno: 2014
Pagine: 392
Trama:
Elena non si fida di nessuno. Ha perso ogni certezza e non crede più nell'amore. Solo quando crea i suoi profumi riesce ad allontanare tutte le insicurezze. Solo avvolta dalle essenze dei fiori, dei legni e delle spezie sa come sconfiggere le sue paure. I profumi sono il suo sentiero verso il cuore delle persone. Parlano dei pensieri più profondi, delle speranze più nascoste: l'iris regala fiducia, la mimosa dona la felicità, la vaniglia protegge, la ginestra aiuta a non darsi per vinti mai. Ed Elena da sempre ha imparato a essere forte. Dal giorno in cui la madre se n'è andata via, abbandonandola quando era solo una ragazzina in cerca di affetto e carezze. Da allora ha potuto contare solo su sé stessa. Da allora ha chiuso le porte delle sue emozioni. Adesso che ha ventisei anni il destino continua a metterla alla prova, ma il suo dono speciale le indica la strada da seguire. Una strada che la porta a Parigi in una delle maggiori botteghe della città, dove le fragranze si preparano ancora secondo l'antica arte dei profumieri. Le sue creazioni in poco tempo conquistano tutti. Elena ha un modo unico di capire ed esaudire i desideri: è in grado di realizzare il profumo giusto per riconquistare un amore perduto, per superare la timidezza, per ritrovare la serenità. Ma non è ancora riuscita a creare l'essenza per fare pace con il suo passato, per avere il coraggio di perdonare. C'è un'unica persona che ha la chiave per entrare nelle pieghe della sua anima e guarire le sue ferite: Cail.
Recensione:
Questo è il mio secondo libro letto grazie alle Staffette! ^_^
E' sempre bello vedersi arrivare un libro per posta, in un giorno in cui non te lo aspetti. E' un pò come un regalo, una sorpresa che ti rende più bella la giornata.
E ora parliamo del libro... L'ho scelto perchè affascinata dall'argomento dei profumi. A me basta sentire la parola 'Vaniglia' per essere attratta. Ho un debole per i libri che parlano di cibo, di profumi...
La prima cosa che c'è da dire è che bisogna entrare un pò nell'ottica di che tipo di libro sia questo, per apprezzarlo.
Mi spiego. Una persona come me, abituata ai gialli, alle vicende che procedono dirette, con poche digressioni e con un'attenzione dritta alla trama, sulle prime rimane spaesata da questo libro, che procede con un ritmo più lento.
Vi si aprono ampie parentesi sulle storie dei personaggi, su una gita, si apre una linea narrativa che poi si chiude...
Diciamo che mi ha ricordato un libro 'di una volta', come andamento.
Una volta entrata nell'ottica, quindi valutandolo dalla sua, il libro è bello.
La spiegazione di tutta la materia che c'è dietro la composizione di un profumo è affascinante.
Io profumi non ne porto ma le fragranze naturali mi piacciono. E in ogni caso sono affascinata da un lavoro creativo come questo, a metà fra quello di un chimico e di una maga che compone pozioni.
C'è una bella amicizia, quella tra la protagonista Elena e Monique, l'amica d'infanzia.
C'è la storia molto triste, che stringe il cuore, del rapporto di Elena con la madre.
C'è la storia affascinante della famiglia di Elena, profumiere da generazioni.
La storia d'amore, ecco, è quella che mi ha acchiappato meno. Non amo i protagonisti maschili con la componente della bontà dominante, ingombrante. Se non altro l'aspetto taciturno di Cail equilibrava un pò la sua personalità. Ad ogni modo preferisco figure un pò più complesse.
Comunque carino il suo lavoro, molto particolare.
Una cosa non ho tanto apprezzato. La storia travagliata di Monique e del 'cattivo' Jacques che si conclude di botto quando lei si trasferisce... Voglio dire, il libro si occupa di approfondire qualsiasi aspetto e questo no, poteva magari esserci spazio per un'elaborazione più descritta di questa fine, Monique è uno dei personaggi principali. Niente di irreparabile eh, sarebbe stata una mia preferenza.
In un paio di punti, visto l'aspetto molto descrittivo del libro, ho avuto un cedimento. Non ho mai pensato di interromperlo
ma il suo ritmo lento un paio di volte è diventato troppo lento rispetto alle mie corde.
Ma ripeto, non ho mai pensato di interromperlo. Mentre invece ne ho visti di segni, delle lettrici prima di me, che l'hanno interrotto, ad un certo punto (chi partecipa alle Staffette scrive le sue impressioni sul libro :-).
Anzi, come ogni libro che prende abbastanza, non l'ho mai lasciato, l'ho continuato nei vari momenti liberi che avevo.
Il mio parere personale è che le digressioni si potrebbero comunque limare un pochino, per far risaltare maggiormente il filo principale della trama. Ma è il mio parere, ognuno ha le sue preferenze su questo. Come dico sempre, chi parte dai gialli ha un suo punto di vista che gli fa guardare in modo particolare al resto.
Consiglio questo libro a chi amava i libri di altri tempi, con un ritmo più tranquillo e molte descrizioni.
Mi hai messo una gran curiosità, quando mi hai parlato di questo libro, così, non ho potuto fare a meno di venire a sbirciare il tuo giudizio finale.
RispondiEliminaEbbene, sono sempre più decisa a dargli una possibilità!
Mi fa piacere :) Mi sembrava che mi fosse venuta una recensione un pò fiacca invece si vede che qualcosa sono riuscita a trasmettere, meno male perchè il libro è bello :)
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