Rubrica "I colori della corte Raynor": Le ossa

Benvenuti alla rubrica con le amiche Alice e Alessia!

Questa settimana toccava a me decidere il tema :-) E con in mente "Donne che corrono coi lupi", di Clarissa Pinkola Estes, e una storia del libro in particolare ho proposto come tema:

LE OSSA..!

La mia citazione tratta dal libro è la storia de La Loba, la donna raccogli ossa, una figura che mi affascina tantissimo...

Ecco la sua storia (ho dovuto tagliarla molto perché non volevo che la citazione risultasse lunghissima e quindi pesante...)

La Loba

" C'è una vecchia che vive in un luogo nascosto che tutti conoscono ma pochi hanno visto.

E' circospetta, spesso pelosa, sempre grassa, e desidera evitare la compagnia.

Dicono che viva tra putride scarpate di granito nel territorio indiano di Tarahumara.

L'unica occupazione della Lupa è la raccolta delle ossa. La sua caverna è piena di ossa delle più varie creature del deserto. Ma si dice che la sua specialità siano i lupi.

Striscia e setaccia le montagne e i letti prosciugati dei fiumi, alla ricerca di ossa di lupo, e quando ha riunito un intero scheletro, quando l'ultimo osso è al suo posto e la bella scultura bianca della creatura sta davanti a lei, allora siede accanto al fuoco e pensa quale canzone cantare.

E quando è sicura, si leva sulla creatura, solleva su di lei le braccia, e prende a cantare. Allora le costole e le ossa delle gambe cominciano a ricoprirsi di carne e le creature si ricoprono di pelo.

La Lupa canta ancora, e quasi tutte le creature tornano in vita...

E ancora La Loba canta e il lupo comincia a respirare.

E ancora La Loba canta così profondamente che il fondo del deserto si scuote, e mentre lei canta il lupo apre gli occhi, balza in piedi e corre lontano giù per il canyon.

In un momento della corsa, per la velocità della corsa, o perché finisce in un fiume, o perché un raggio di sole o di luna lo colpisce alla schiena, il lupo è d'un tratto trasformato in una donna che ride e corre libera verso l'orizzonte... "

... Trovo La Loba una storia figura in grado di risvegliare energie profonde, sopite, dell'animo femminile.

Mi piace pensare alla ricerca delle ossa come il lavoro di ricomposizione di un sé smembrato.

Non immagino le ossa riunite come uno spettacolo triste. Al contrario la visione di uno scheletro ha un certo potere. Dal mio punto di vista, consiste nell'essenza concentrata della forza di un corpo.

E il canto sulle ossa lo vedo come una potentissima evocazione del ritorno della vita...

E poi è un'immagine terribilmente affascinante.

E questa era la mia citazione per oggi :-)

Andate a vedere cos'hanno scelto Alice e Alessia ..!

Ci risentiamo con I colori della corte Raynor il prossimo giovedì! :-)