lunedì 13 luglio 2015

Recensione: "Il ristorante dell'amore ritrovato" di Ito Ogawa


E anche il secondo libro è andato :-) Riepilogo un attimo la sfida di lettura a tema per l'estate a cui sto partecipando....
Si chiama "Summer Themed Reading Challenge", durerà tutta l'estate, ci sarà un tema di lettura al mese ed è stata lanciata con un evento su Facebook da questi tre blog:


Per questo mese il blog Leggendo Romance ha lanciato il tema "Amore", e io ho cominciato con un primo libro, e ora anche il secondo è andato ^^.

E ora, la recensione :-)

Allora, il libro è "Il ristorante dell'amore ritrovato", di Ito Ogawa.

Questa è la trama:

Ringo, una ragazza che lavora in un ristorante di Tokyo, rientra una sera a casa con l'intenzione di preparare una cena succulenta per il suo fidanzato col quale convive da un pò. Con suo sommo sgomento però, scopre che l'appartamento è completamente vuoto. Niente televisore, lavatrice, frigorifero, mobile, tende, niente di niente... E, soprattutto, sparito il fidanzato indiano, un ragazzo con la pelle profumata di spezie. 
Lo choc di Ringo è tale che resta impietrita al centro della casa desolatamente vuota, la voce che non le esce più dalla bocca. Decide allora di ritornare al villaggio natio, dove non mette più piede da quando, quindicenne, è partita in cerca di fortuna in un giorno di primavera...
Là, appartata nella quiete dei monti, matura il suo dolore. Una mattina però, osservando il granaio della casa materna, Ringo ha un'idea singolare per tornare pienamente alla vita: aprire un ristorante per non più di una coppia al giorno, con un menu ad hoc, ritagliato sulla fisionomia e i possibili desideri dei clienti.
Ringo sistema il granaio. Pareti tinteggiate d'arancio, posate di epoca vittoriana e di epoca Taish e, nel giro di qualche mese, il Lumachino, così la ragazza battezza il ristorante, apre i battenti.
Vere magìe accadono agli amori dei clienti che hanno mangiato a Il Lumachino, così presto la notizia della magia di questo luogo si diffonde  e tutti vogliono sedersi alla tavola del ristorante dell'amore ritrovato...

E ora la recensione. 

Ito Ogawa ha una scrittura essenziale che fa sì che le vicende i personaggi e i loro sentimenti arrivino con semplicità al lettore e che si abbia l'impressione, qualsiasi sia la vicenda narrata, di una calma chiara e meditativa.

La sua visione dell'amore per i momenti felici è delicata e dolce, simile a quella di un bambino. Sui momenti tristi dell'amore, come la fine del rapporto di Ringo - la protagonista - la conseguente perdita della sua voce... si fanno solo pochi accenni, ma intensi, che bastano per dare profondità al quadro.

Per la maggior parte, il libro è dedicato ai pranzi cucinati per i clienti de il Lumachino, per la magìa che si crea poi nei loro rapporti.
Non c'è da meravigliarsi che si venga a creare una magìa per i piatti cucinati da Ringo, che ha un approccio spirituale al suo lavoro, lo ama profondamente e crede di essere protetta dal Dio della cucina.

Credo che gli esempi siano la cosa migliore, quando si vuol fare capire la suggestione di una scena.
Uno dei piatti che Ringo cucina nella storia, e che mi ha colpito di più, è la crème brulée alla patata dolce viola, nel corso di un pranzo per il primo incontro di una coppia per un possibile matrimonio combinato...

Alla fine, [...] la créme brulée alla patata dolce viola cuoceva nel forno [...] Cosparsi la superficie della créme brulée con lo zucchero di canna, che feci caramellare con l'apposito bruciatore a gas: il dessert era finalmente pronto, croccante in superficie e cremoso all'interno - il colore viola sfumato della patata, sotto lo strato di zucchero lucido come vetro, era dolce solo a guardarlo. [...]
Servii subito la crème brulée, di modo che potessero gustarla ancora calda, e preparai un delicato tè alla rosa.
(p. 86-87)

Il pranzo avrà successo e i due, inizialmente titubanti, saranno ben felici di sposarsi, per magìa de Il Lumachino :-)

Una parte importante del libro è dedicato al tema del rapporto tra Ringo e sua madre. Un rapporto da sempre contrastato che troverà un'evoluzione importante, come pochi autori, credo, siano stati capaci di inventare e di scrivere. Credo che chiunque lo leggesse ne rimarrebbe colpito. E' un passaggio dalla cui potenza, delicatezza, novità, sono rimasta colpita.

E' un libro che consiglio assolutamente, vale davvero la pena.

Voto: 8.


2 commenti: