domenica 21 febbraio 2016

Reading Challenge 2016: "Il cuore selvatico del ginepro", di V. Roggeri


Anno: 2013
Editore: Garzanti
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Trama:

E' notte. Il cielo è nero come inchiostro, e solo a tratti i fulmini illuminano l'orizzonte.
E' una notte di riti e credenze antiche, in cui la paura ha la forma della superstizione. In questa notte il rumore del tuono è di colpo spezzato da quello di un vagito: è nata una bambina.
Ma non è innocente come lo sono tutti i piccoli alla nascita. Perchè questa bambina ha una colpa non sua, che la segnerà come un marchio indelebile per tutta la vita.
La sua colpa è di essere la settima di sette figlie, e per questo è maledetta. E qui nel suo paese, in Sardegna, c'è un nome preciso per le bambine maledette, si chiamano cogas, che significa streghe.
Liberarsene quella stessa notte, senza pensarci più. Così ha deciso la famiglia Zara.
Ma qualcuno non ci sta. Lucia, la primogenita, compie il primo atto ribelle dei suoi primi dieci anni di vita. Scappa fuori di casa, sotto la pioggia battente,per raccogliere quella sorella che non ha ancora un nome. La salva e decide di chiamarla Ianetta. Non c'è alternativa ora, per gli Zara.
E' sopravvissuta alla notte, devono tenerla. Tuttavia il suo destino è già scritto. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, sarà una reietta. Emarginata. Odiata. Da tutti, tranne che da Lucia. E lei l'unica a non averne paura. Lei l'unica a frapporsi tra la cieca superstizione e l'innocenza di Ianetta.
Contro tutto e tutti. Lei l'unica a capire chi si nasconde dietro quegli occhi spaventati e selvatici: solo una bambina, solo una ragazza, con un cuore forte e selvatico come il ginepro.
Le sue radici non si possono estinguere così facilmente; la loro fibra è fatta di ferro e se fuori bruciano, dentro il corpo rimane vivo.
Questa è la storia di una bambina e di una colpa non sua. E' la storia di una sopravvivenza e della lotta contro le superstizioni. E' la storia di due sorelle, quella maledetta dall'ignoranza e colei che sa vedere oltre. E' la storia di una terra e delle sue tradizioni più arcaiche. Una storia che trabocca in modo dirompente di passioni: amore, rabbia, disperazione e speranza.

Recensione:

Con questo libro spunto la voce numero 12 della Reading Challenge 2016: "Un libro consigliato da qualcuno che hai appena incontrato".
Non sono certo persone che ho incontrato di persone, le amiche staffette (per ora! Più avanti nella recensione racconto cosa sia questa cosa delle staffette...) ma di sicuro sono nuove belle conoscenze fatte da poco :-)
E ora, vai con la recensione..! :-)

Chiariamo subito un punto. Nel mio petto batte un cuore trash. Se io leggo che un libro parla di streghe, inizio a gongolare aspettandomi descrizioni di magìe, magari anche un pò cattive, meglio se leggermente spettacolari.
Tuttavia ho anche studiato, e sull'anima trash di base si è innestata, per apprendimento, anche la capacità di apprezzare altro...
Perchè dico questo..? Bè, in questo libro non c'è un'esibizione trash di magia.
Mi dà l'idea che siano state fatte delle ricerche serie sulla magia popolare per scriverlo.
Tempo fa ho letto un testo che parlava dei Benandanti, gli stregoni che nel 1600 vivevano nella mia regione, il Friuli. Un testo scritto da uno studioso della materia, Carlo Ginzburg.
Quando si legge uno studio sulla magia popolare, si apprende che prove evidenti, episodi eclatanti del compimento di queste magie, di fatto sono rarissimi.
Si racconta di segni particolari di nascita, sospetti, coincidenze, viaggi notturni dell'anima mentre il corpo restava nel letto, preparazione di rimedi. E pochi episodi in cui la magia è stata visibile.
La stessa cosa si potrebbe dire di questo libro.
Prove chiare del fatto che Ianetta, la protagonista, pratichi la magia, non ce ne sono. C'è qualche episodio, sì.
Per lo più sospetti, fede cieca nella stregoneria dalla parte degli altri, coincidenze, qualche abilità particolare della ragazza.
... E tanta, tanta pena.
Sì perchè queste persone, come Ianetta, erano emarginati, non curati dalle loro famiglie, denutriti.
Spesso erano circondati da persone molto cattive che li manipolavano, come la sorella Pinella.
Più che la piccola Ianetta, pur con i suoi strani segni di nascita, il suo aspetto trascurato, i suoi modi selvatici - perchè è stata educata meno delle altre - fa paura chi le sta intorno.
I popolani e persino i suoi familiari mettono un'energìa e una fede cieca nell'odio nei suoi confronti che fa paura.
In questo caso posso dire che è un testo veramente verosimile, una ricostruzione plausibile.
Questo è il primo testo che leggo grazie al gruppo delle Staffette, ciò che vuol dire che il libro che mi è arrivato è passato per molte lettrici che, ognuna con un colore diverso, hanno scritto le loro osservazioni sul libro via via che leggevano... Noterete che anche la spada sulla copertina è un'aggiunta :-)
Leggendo mi confrontavo con le opinioni delle altre e mi meravigliavo. Un libro che io ho finito in due giorni, mettendoci mano di continuo e tornandoci sopra appena ero libera (poi lo ha letto anche la mia mamma) c'è gente che lo ha trovato molto noioso... Mistero dei gusti soggettivi..!
E' stato molto simpatico mettere le mie osservazioni per iscritto sul libro, via via che lo leggevo :)
Peccato che non posso parlare del finale. Posso solo dire che ne sono contenta, molto :-)
... E con questo fanno meno 7 per la Reading Challenge 2016..! :-)

2 commenti: