martedì 9 febbraio 2016

Recensione: "Trama imperfetta. Torino, Piazza Carlo Alberto", di R. Ballacchino


Editore: Fratelli Frilli Editore
N. Pagine: 224

Booktrailer:


Trama:

Il commissario Sergio Crema e il critico cinematografico Mario Bernardini sono di nuovo i protagonisti di una storia in cui nulla è come appare. Tutto nasce dal ritrovamento di una ciocca di capelli e di un misterioso messaggio, lasciati sotto un monumento in piazza Carlo Alberto, durante uno dei temporali che flagellano quotidianamente Torino in un'estate piovosa come se ne vedono poche. È l'inizio di una guerra psicologica contro un avversario senza identità che utilizza i monumenti dedicati ai personaggi del Risorgimento per lanciare la propria sfida alle forze dell'ordine. Dopo qualche tentennamento iniziale la polizia riesce però a collegare quegli indizi alla recente sparizione di due persone. A far da sfondo a un'indagine assai intricata ci sono le vicende sentimentali dei due protagonisti. Il commissario Crema continua a fronteggiare una pericolosa attrazione nei confronti della dottoressa Bonamico, mentre Mario Bernardini è alle prese con le proposte indecenti di una giovane e attraente attrice. Nonostante ciò proveranno, tra mille difficoltà, a scoprire l'unico errore commesso dal loro nemico: una leggerezza che rende quel piano, all'apparenza inattaccabile, una trama imperfetta.

Recensione:

Questa è la seconda avventura con protagonisti il commissario Sergio Crema e il critico cinematografico Mario Bernardini.
La loro prima avventura li aveva visti cercare un assassino che lasciava sulla scena del crimine dvd di celebri film...
Questa volta la caccia si snoda attraverso i monumenti dedicati ai personaggi del Risorgimento.
E' importante dire che la storia si può seguire anche senza aver letto il primo libro, anche se il primo è quello che fa nascere un affetto particolare per i personaggi, secondo me.

Comunque, ora entriamo nel vivo della recensione di quest'avventura.
Il commissario Sergio Crema ha una voluminosa pancetta in espansione, è molto legato alla sua famiglia e sarebbe tranquillo se non fosse per il suo magistrato di fiducia, la dottoressa Bonamico, per la quale prova un'attrazione fisica contro cui continuava a combattere una guerra senza esclusione di colpi.
In quest'avventura lo conosciamo meglio. Lo vediamo indulgere nei momenti di stagnazione psicologica in panini con la maionese, una cosa che a me ha fatto una simpatia schiacciante perchè lo faccio anch'io... E' una cosa che fa sentire vicino il personaggio, alla mano.
In quest'indagine lo vediamo mostrare in modo più attivo ed evidente la sua capacità di condurre e risolvere l'indagine. L'impressione che ho avuto è che qui Crema abbia messo la quarta.

Mario Bernardini, settant'anni circa, misantropo, critico cinematografico, famoso tanto da avere una sua guida, il Bernardini 2014.
Più incisiva la trasformazione che la vita porta al Bernardini all'età di settant'anni...
Da una vita austera nell'isolamento del suo studio, dedito alla critica, la vita lo porta prima delicatamente fuori dal guscio e quindi lo catapulta nella vita, con persino una giovane, provocante attrice che gli fa il filo, Sandra Viani.
Desta tenerezza l'impegnativa trasformazione che questo personaggio si trova ad affrontare a ben settant'anni di età... Fa venire curiosità sul passo successivo, su dove lo condurrà poi...

Questa volta a far collaborare i due è la conoscenza della storia della città da parte del critico e anche una sorta di rude amicizia che fa sì che insieme i pensieri dei due scorrano meglio.

Il caso che dà origine all'indagine è il ritrovamento del primo doloroso indizio, una ciocca di capelli, ai piedi del re Tentenna...
E' l'inizio di un'indagine che si snoda per indizi lasciati presso i monumenti dedicati ai personaggi del Risorgimento. Nella città di Torino. In un'estate piovosa ad un anno dalla prima indagine.

A me piace molto il motivo di questo autore di procedere per 'cacce al tesoro'. 
E' stimolante. Poi io non vivo a Torino ma immagino che leggere una storia del genere ti faccia guardare con una nuova simpatia i monumenti, monumenti che di solito io (confesso) a malapena guardo quando ci passo vicino...

Al solito l'autore ha la delicatezza del giallo classico nel tinteggiare il caso, non i toni splatter, il che lo rende facilmente fruibile per tutti e particolarmente adatto per gli amanti del giallo classico.
Credo che la particolarità di questo autore stìa nell'attenzione che pone sulla natura umana e il suo cambiamento. Il che credo sia una cosa un pò nuova.

Vi lascio con una piccola perla che a me è piaciuta tanto... Laddove il nostro Bernardini scende nella realtà con il film La grande bellezza di Sorrentino:

... Forse utilizzò quella vicenda come scusa per fuggire dalla scheda più spinosa che stava preparando per il suo Bernardini 2014, riguardante il capolavoro/bluff, a seconda dei punti di vista, La grande bellezza che, qualche mese prima, aveva ricevuto l'Oscar come miglior film straniero.
[...] Sapeva già cos'avrebbe scritto, ma voleva essere chiaro nell'esposizione dei suoi concetti. Temeva, infatti, le solite strumentalizzazioni alimentate al solo scopo di creare uno scontro Sorrentino vs Bernardini che i media avrebbero cavalcato senza freni...


* questo libro è la mia lettura per il punto numero 27 della Reading Challenge 2016: "Un libro con un assassino misterioso"

2 commenti:

  1. Io non conosco molto i gialli, soprattutto quelli classici, ma dovrò passare spesso di qui perché questo benedetto punto 27 della Challenge non ho idea di come coprirlo XD
    Baci

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  2. Ciao bellissima! Io invece sono ferratissima, basta chiedere :D Bacione!

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