giovedì 5 novembre 2015

Rubrica: "La finestra sulle mie letture"

"La finestra sulle mie letture" è la rubrica settimanale in cui racconto come procedono le mie letture.
Il suo giorno è il giovedì :-)


Questa settimana mi sta dando diversi spunti di riflessione su me e la lettura.
Il primo è sorto quando ho ricevuto un'e-mail di una casa editrice. Scrivevano che i miei post erano interessanti e mi chiedevano se volevo leggere un libro. 
Sono andata a curiosare sull'estratto libero di Amazon come fosse questo libro...
E ho capito... che non ce la potevo fare. Era di un genere troppo zuccheroso.
Una volta ero più elastica, ora mi accorgo che - non so quando - sono spuntati dei paletti a delimitare in modo più definito l'area dei miei gusti.
Così ho declinato gentilmente l'offerta.
Eppure questa cosa mi ha stupito, una volta avevo gusti molti più vari...

Per passare ai libri che sto leggendo, questa settimana mi sto dividendo fra il mio genere preferito e un fantasy che porto avanti pian piano. 

A proposito del genere preferito:


Trama: Il cadavere di un ragazzo viene trovato nella propria abitazione. Il corpo è disteso sul letto, coperto da un telo verde simile a quello che si usa nelle sale operatorie degli ospedali. Solo una parte è scoperta, sulla quale un bisturi ha fatto il proprio lavoro. Perché? Un'operazione non riuscita o un messaggio nefasto? L'ispettore Rubatto e i suoi fidi collaboratori sono alle prese con un nuovo mistero che si snoda tra San Salvario e Grimaldi di Ventimiglia. 

Dalla quarta di copertina: Prese dalla valigetta un lenzuolo verde, lo aprì e tagliò con le forbici un foro quadrato di venti centimetri per lato. Coprì il corpo di Roberto lasciando la parte pubica nuda e visibile. Era necessario vedere solo la porzione sulla quale avrebbe dovuto operare, era utile decontestualizzare e separare il corpo da una singola parte. Prese due cinghie e legò il paziente in caso si potesse muovere involontariamente. La morte sarebbe giunta in silenzio, il trapasso sarebbe stato indolore.

... Che in verità l'ho già letto XD 

E qui arriva la riflessione numero due. La mia anima da lettrice ha tante sfumature perciò, pur all'interno del genere che mi piace, posso apprezzare diverse cifre stilistiche. Ma ho notato che, quando un libro mi piace veramente, in genere la lettura va così:

1) Mio incauto e inconsapevole inizio del libro. Rapimento della mia anima da parte del libro;
2) Caduta in uno stato di lettura perpetua o attesa-del-momento-in-cui-lo-continuerai;
3) Risorgere con stupore al momento della fine del libro. Provare dispiacere perchè è finito. 

Ovviamente non faccio questa riflessione a caso, parlavo proprio di questo libro.
Tra l'altro, stavo per fare una cosa comica, questa settimana, poi mi sono frenata.
Dovete sapere che anche nel mondo dei bloggers ci sono dispetti e invidie. Io faccio sempre finta di non vedere queste cose, anche se vedo tutto. Il fatto è che credo ci siano cose più piacevoli su cui posso concentrarmi.
Fatto sta che questa settimana, oziosamente, ho coltivato la fantasia di dire ad un dispettoso blogger maschio (non bookblogger, ma va bene uguale):
"Sto leggendo un libro su un killer che evira le sue vittime, lo gradisci per Natale..?".
Non è corretto eh, il killer del libro non evira le sue vittime! Ma la parte pubica c'entra. Diciamo che era una battuta "liberamente ispirata a". Ci sarebbe stata. Mannaggia a me che amo concentrarmi sulle cose belle e non ho voglia di litigare...
Comunque di questo libro avrò modo di parlare seriamente, sia nella mia rubrica del sabato ( <3 ), sia nella recensione.

E poi c'è il fantasy di Francesca Riscaio, che credo sia uno dei pochi fantasy che mi si può convincere a leggere


Imprevedibilmente, rivedo molto di me in questo libro. Ragion per cui sono curiosa di come evolverà la storia. Per non parlare del fatto che, per essere un'opera di esordio, è scritto molto bene.
In questi giorni parlavo con un'amica blogger proprio dei fantasy. Quest'amica, oltre ad essere una persona molto intelligente, è anche un'amante del genere, e ha detto una cosa simpatica e intelligente dei libri fantasy: "... tutti che cercano qualcosa, tutti che fanno un viaggio..."
Verissimo. Poi bisogna vedere come sviluppi il tema. 
E poi c'è un fatto. Se uno scrittore ha qualcosa da dire, il suo valore passa oltre il genere. E a quel punto il fantasy anche al lettore sembra solo lo strumento che lo scrittore ha usato per esprimersi. Poteva usare quello come un altro.
Quando dico che questo è uno dei pochi fantasy che potrei leggere, intendo proprio questo.
In questo libro il fantasy è uno strumento espressivo, e quello che il libro ha da dire va oltre al genere. Così arrivo a leggerlo e lo trovo anche molto bello.

... Riepilogo letture molto riflessivo questo giovedì :-) Comunque per questa settimana con  il mio riepilogo letture è tutto, al prossimo giovedì..!

P.S.: E adesso me ne torno allo studio del cirillico... raramente mi sono sentita così impedita, ma mi affascina dannatamente.

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