sabato 28 novembre 2015

Rubrica: "O Melas Baptismòs": "Più sporco della neve", di E. Pandiani


Benvenuti ad una nuova puntata della rubrica "O Melas Baptismòs". 
Dall'idea di un battesimo ortodosso per immersione nel genere giallo-noir, è nato il suo nome greco, che significa "Il Nero Battesimo". 
La rubrica è dedicata al gruppo di scrittori Torinoir.
Ogni sabato presentiamo uno di questi autori e una sua opera. 

Oggi ci dedichiamo a Enrico Pandiani e al suo libro "Più sporco della neve".
Enrico Pandiani è nato a Torino.



La sua carriera di narratore è cominciata scrivendo e disegnando storie a fumetti, pubblicate sul Mago di Mondadori e sulla rivista Orient Express. Ha collaborato per anni con il quotidiano La Stampa per il quale ha curato la parte infografica.

Les italiens


Nel 2009 esordisce nella letteratura di genere poliziesco con Les italiens (Instar libri), il primo romanzo di una serie
 ambientata a Parigi che ha per protagonisti una squadra di poliziotti della brigata criminale.
Sono tutti di origine italiana, da cui il soprannome dato loro dai colleghi, Les italiens.
Il libro ottiene un ottimo successo di critica e di pubblico e l'autore viene accostato ai grandi del noir.
Per la stessa serie seguono:
Troppo piombo (Instar libri) 2010
Lezioni di tenebra (Instar libri) 2011
Pessime scuse per un massacro (Rizzoli) 2012. 

E' di questi giorni la notizia che da Les Italiens sarà tratta una serie televisiva.

Nel 2013, con La donna di troppo, l'autore inaugura le indagini della detective privata Zara Bosdaves, donna sensuale e determinata, in una Torino che l'autore disegna moderna, seducente e crudele.
I semi del male, un'antologia edita da Rizzoli, esce nel 2014.
Nel 2015, sempre con Rizzoli, viene pubblicata la seconda indagine con protagonista la detective privata Zara Bosdaves, il romanzo Più sporco della neve.


Il libro


In mezzo alla neve e al silenzio di una notte d'inverno, un furgone bianco risale i tornanti che lo portano al confine francese con l'Italia. Parlano poco, i due passeggeri, concentrati sul carico che stanno trasportando. Poi un'esplosione violenta, una palla di fuoco in aria, il bosco che si illumina, i rottami scagliati ovunque. A cento chilometri di distanza, Zara Bosdaves indaga su un caso di scomparsa e non può immaginare la valanga di guai che sta per franarle addosso. Per dirla tutta, non ne ha mai avuti tanti come da quando ha lasciato la polizia e aperto un'agenzia di investigazioni a Torino. Ma una come lei, abituata agli schiaffi della vita, non teme le cadute e conosce mille modi per rialzarsi. Solo che adesso i problemi sembrano essere arrivati perfino nell'unico posto dove si sentiva al riparo: tra le braccia di François, il bellissimo uomo di colore che sa come proteggerla e farla stare bene. Da qualche tempo infatti lui è diverso, taciturno, misterioso, e una sera torna a casa sporco di sangue, senza fornire spiegazioni. Così Zara dovrà non soltanto dare la caccia a un mercante d'arte e alla banda di assassini che lo vogliono morto, ma anche affrontare la paura peggiore, quella di perdere il suo uomo e la certezza del loro amore.

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In una delle prime scene del libro, Zara salva una donna che sta per essere uccisa dal marito.
All'arrivo dei soccorsi, Zara mostra la sua compassione alla donna, in una scena che ho trovato toccante.
Il 25 novembre, pochi giorni fa, è stata la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Mi sembrava bello condividere questo passo in segno di solidarietà alle vittime di violenza.
Inoltre, io vivo in Friuli e Zara è friulana. Il padre, Angiolo Bosdaves, aveva una libreria antiquaria a Udine.
Così, per illustrare il passo, ho scelto un'installazione che è stata realizzata per la Giornata contro la violenza sulle donne qui in Friuli, presso il Comune di Gradisca d'Isonzo. 


Zara e la compassione



[I soccorsi sono arrivati, Anna Baldini è sdraiata su una barella, all'interno di un ambulanza.]

Zara scostò una ciocca di capelli dalla fronte della donna.
Fu colpita dalla bellezza del volto che sofferenza e labbra esangui non riuscivano a cancellare.
Anna sorrise appena. "Grazie, per avergli impedito di uccidermi."
La detective le prese la mano fra le sue. Le dita erano ancora intirizzite.
"Se avessi capito prima quali erano le sue intenzioni, avrei potuto evitarle tutto questo. Mi dispiace, signora Baldini."
"Non è colpa sua." La donna strinse la mano di Zara per comunicarle la sua gratitudine. "Mi ha aggredita in casa. Dopo avermi legata mi ha chiusa nel baule della macchina. Mi ha lasciata là dentro tutto il pomeriggio. Si gelava, ho pensato che volesse farmi morire di freddo."
Una lacrima attraversò il pallore della guancia. Bosdaves l'asciugò con la punta del pollice. Un gesto gentile, che le provocò un rigurgito di rabbia nei confronti di quel bastardo di marito. Anna Baldini era andata a un pelo dal diventare l'ennesimo numero di una statistica in continuo aumento, quella delle donne uccide dal proprio compagno.
*

Per l'immagine con le copertine della serie Les italiens devo ringraziare di cuore la mia amica Isabella.

Per questo sabato con il nostro Nero Battesimo è tutto! Al prossimo sabato, con



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